Adesso Trieste ha promosso questo pomeriggio un confronto internazionale su politiche e pratiche immaginate, proposte e realizzate in altre città riguardo alle politiche abitative e al diritto alla casa. A discutere con il candidato Sindaco di AT, Riccardo Laterza, c’erano Iva Marčetić (architetta e urbanista, fondatrice e Consigliera Distrettuale di Zagreb Je NAŠ), Marta Nalin (Assessora al Sociale e alle Politiche Abitative del Comune di Padova, Coalizione Civica Padova) e Elena Ostanel (ricercatrice ed esperta di rigenerazione urbana, Consigliera Regionale per Il Veneto che Vogliamo). 

Sono più di 3.000 le famiglie tuttora in attesa di accedere a un alloggio pubblico a Trieste; in parallelo, nel 2018 sono stati eseguiti 3,2 provvedimenti di sfratto ogni 1.000 famiglie residenti, il dato più alto del Friuli Venezia Giulia. Adesso Trieste ritiene che il Comune debba contribuire attivamente all’esaurimento della lista d’attesa dell’ATER e, in generale, al riconoscimento concreto del diritto all’abitare.

Secondo Adesso Trieste il diritto all’abitare va riconosciuto innanzitutto scongiurando ulteriori vendite del patrimonio residenziale pubblico come quelle avvenute nell’ultimo anno, e promuovendo il più possibile pratiche innovative come l’autorecupero degli alloggi oggi non disponibili all’affitto. L’autorecupero, così come altre forme ibride di rapporto tra il pubblico e il privato sociale, sono pratiche che contribuiscono a risolvere l’emergenza abitativa promuovendo al tempo stesso l’autonomia delle persone. La moltiplicazione degli strumenti e l’aumento dello stock abitativo a disposizione di soluzioni accessibili dal punto di vista economico può contribuire ad estendere la copertura di soluzioni pubbliche anche oltre le/gli aventi diritto all’alloggio popolare, rafforzando ulteriormente il riconoscimento del diritto alla casa da parte delle istituzioni locali.

Per Adesso Trieste è molto importante dialogare e condividere la propria esperienza con altri soggetti politici municipalisti  che hanno già avuto l’opportunità di contribuire al governo delle proprie città e dei propri territori nella direzione della giustizia sociale e ambientale, della partecipazione e dell’innovazione. Il nostro percorso non può che trarre insegnamento da esperienze di successo come quelle di Coalizione Civica Padova, je NAŠ di Zagabria, Il Veneto che Vogliamo o Barcelona en Comú, con le quali siamo in rete per promuovere al meglio in tutta Europa una vera democrazia che parta dai territori.

Queste alcune delle proposte di Adesso Trieste per una casa dignitosa per tutte e tutti:

  • un nuovo Piano per  l’edilizia popolare da realizzare in collaborazione con l’ATER, parti sociali e istituzioni rilevanti a
  • mettere  a disposizione di chi ne ha bisogno il patrimonio edilizio residenziale di proprietà del Comune attualmente inutilizzato;
  • destinare  risorse economiche stanziate con il DPCM del 21/1/2021 per le città con più di 100.000 abitanti al fine di rigenerare aree di edilizia residenziale pubblica e non
  • promozione di percorsi di autorecupero del patrimonio edilizio oggi non immediatamente utilizzabile, agevolando l’accesso ai finanziamenti previsti dalla Legge Regionale 27/2014 e recepito dalla Legge regionale 1/2016, supportando la nascita di cooperative d’abitazione e prevedendo anche unfondo di rotazione a garanzia;
  • recupero delle unità abitative dell’ATER 
  • revisione del Piano Regolatore vincolando  le nuove costruzioni residenziali a un mix sociale che preveda una percentuale di alloggi a prezzi calmierati per le fasce di popolazione più svantaggiate;

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