Ha riscontrato un grosso successo in termini di partecipazione l’incontro pubblico Adesso Dati – Open Data e analisi statistiche sulla realtà di Trieste e dei suoi rioni.
L’incontro, condotto da Riccardo Laterza e Giancarlo Galasso, rispettivamente Capogruppo e Coordinatore dell’Assemblea trasversale partecipazione di Adesso Trieste, voleva sia sottolineare l’importanza degli Open Data come strumento per costruire politiche partecipate e di condivisione attiva tra cittadinanza e Pubblica Amministrazione che mostrare le ricerche statistiche condotte da Adesso Trieste, per indagare il territorio, le sue dinamiche e gli impatti delle politiche.
Gli Open Data sono raccolte di dati su piattaforme digitali. Adesso Trieste ritiene che l’amministrazione pubblica debba metterli a disposizione della cittadinanza, ai fini della trasparenza dei servizi svolti e di una partecipazione dei cittadini alle scelte politiche. Su questo tema si è confrontato quanto fatto in tal senso dall’amministrazione comunale di Trieste e altre realtà nazionali, in particolare presentando quelle riguardanti i Comuni Trentini, il Comune dell’Aquila e il Comune di Bologna. Raffrontando i dataset (insiemi di dati che riguardano diverse tematiche) del comune di Bologna e i dataset del comune di Trieste è stato evidenziato che, mentre a Bologna sono presenti al momento 606 dataset in continuo aggiornamento, a Trieste i dataset aggiornati a giugno 2022 sono solamente 7 e privi di analisi ulteriori. È stato sottolineato inoltre lo scopo del cosiddetto “bilancio partecipativo”, utilizzato negli esempi proposti sia dal Comune di Bologna che dal più vicino Comune di Capodistria, strumento concepito per permettere ai cittadini di partecipare alle politiche pubbliche locali attraverso la messa a disposizione di una parte del bilancio comunale. Attraverso una piattaforma digitale i cittadini possono proporre eventuali progetti, e loro stessi voteranno per decidere quali verranno effettivamente portati a termine dal Comune, sfruttando proprio i fondi di questa parte di bilancio. Attualmente questo tipo di strumento partecipativo non è attuato dal Comune di Trieste, seppur presente nel programma dell’attuale Giunta.
Un altro argomento che ha avuto un grande riscontro da parte del pubblico presente è stato lo studio condotto da Adesso Trieste sulla distribuzione sul territorio dei fondi per i Lavori Pubblici secondo il Piano Triennale 2022-2024. Tale ricerca ha evidenziato grosse difformità tra le varie circoscrizioni e i vari rioni. Escludendo i lavori per il Porto Vecchio, l’ovovia, i cimiteri e le opere non localizzabili, si è rilevato che per ogni abitante della IV Circoscrizione sono previsti in media 2.104 mentre per un abitante della V circoscrizione (Barriera Vecchia – San Giacomo) sono stanziati solo 333 euro. In sostanza alla zona più nuova della città sono attribuiti fondi circa 6,3 volte maggiori rispetto a una zona popolare e ad alta densità abitativa che evidentemente avrebbe bisogno di più interventi per migliorare la sua qualità della vita.
Infine si sono analizzate le differenze di reddito medio annuale tra i diversi rioni, tenendo in considerazione la sua distribuzione attraverso il coefficiente del Gini. In prima battuta si è evidenziato che la differenza tra il rione “più ricco “e il rione “più povero” della città supera addirittura i 18.000 euro, e un altro dato significativo è emerso andando ad analizzare rione per rione la correlazione tra il reddito medio e la densità abitativa: la ricchezza di un rione sembra dipendere dalla densità ma in modo non così significativo come ci si potrebbe aspettare, ed infatti esistono diversi rioni, quasi tutti in IV circoscrizione, che pur avendo un’alta densità hanno comunque redditi molto alti.
Congiungendo le analisi sul Piano Triennale dei Lavori Pubblici e sulle distribuzioni del reddito emerge un dato ancora più sorprendente. A Chiarbola, uno dei rioni più poveri della città, l’attuale Giunta spende circa 54 euro per contribuente, mentre in città vecchia (Borgo Teresiano) la spesa è di circa 8.272 euro per contribuente, quindi 153 volte tanto quella di Chiarbola.
Altro spunto affrontato durante la riunione ha riguardato le statistiche presentate dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita dei bambini in Italia. Oltre al primo posto della nostra città per i posti di asili nido autorizzati, è stata rilevata una criticità per quel che riguarda la disponibilità di verde attrezzato per ogni bambino, che vede la nostra città all’83° posto su 107 con circa soli 10 mq a disposizione per ogni bambino. In quest’ottica pensare che il bilancio arboreo del mandato Dipiazza 2016-2021 è negativo, considerati i 1.281 alberi abbattuti a fronte di 957 messi a dimora, risulta una condotta politica sempre più inadeguata e inaccettabile.
Durante l’incontro sono state presentate anche alcune statistiche analizzate da Adesso Trieste relative ai dati sulle Elezioni Comunali del 2021, con un focus sulla correlazione tra l’affluenza e i voti raccolti dalle singole coalizioni. Da segnalare come, all’aumentare della percentuale di affluenza tra i vari seggi presi in esame, aumentano in modo abbastanza significativo i voti ottenuti da Adesso Trieste, mentre per la coalizione di Centrodestra a un’affluenza maggiore corrisponde un minor numero di voti.
I dati sono uno strumento necessario per fotografare la realtà del territorio, Adesso Trieste continuerà a usare i dati – e le loro analisi – come una base di conoscenza fondamentale sulla quale poter costruire proposte e politiche.
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