Ho aderito ad Adesso Trieste condividendone il Manifesto e desiderando offrire il mio contributo, in particolare nell’ambito nel quale ho maggiore esperienza.

Ho lavorato come impiegata comunale per oltre quarant’anni, sia come amministrativa sia nella comunicazione istituzionale, e negli ultimi vent’anni ho potuto mettere a frutto la mia preparazione accademica come bibliotecaria. Da neo pensionata continuo come volontaria a occuparmi di promozione della lettura nei confronti delle famiglie con bambini in età prescolare.

Perché la promozione della lettura deve far parte di un programma di governo?

Perché leggere è quella “rivoluzione silenziosa che farà il nostro mondo migliore”, per dirlo con le parole dello scrittore spagnolo Pep Bruno.

La lettura sviluppa il pensiero, l’immaginazione, l’empatia e contribuisce alla crescita di individui responsabili e critici, ma per essere davvero in grado di migliorare la società deve raggiungere tutti i bambini, nessuno escluso, offrendo loro occasioni per crescere e sviluppare al meglio le proprie potenzialità.

È necessario che la lettura sia promossa da persone entusiaste e competenti, adeguatamente formate e costantemente aggiornate (bibliotecari, pediatri, operatori sanitari, educatori, insegnanti e volontari), in grado di consigliare non libri qualsiasi, quelli che alimentano il mercato ma non le menti e i cuori, ma solo i libri migliori, quelli che possono davvero fare la differenza per i bambini e i ragazzi.

Ma non basta! Perché la promozione della lettura possa concretizzarsi nel quotidiano della vita di una città ha bisogno di un’amministrazione locale che la sostenga, non solo a parole, ma nei fatti, attraverso una rete solida di biblioteche pubbliche, con orari ampi e misurati sugli effettivi bisogni dei cittadini, biblioteche che mettano a disposizione gratuitamente un patrimonio librario costantemente rinnovato e siano dotate di personale qualificato, adeguato nel numero e correttamente inquadrato e retribuito.

Io parlo di promozione della lettura nei confronti dei minori non solo per la mia formazione professionale, ma in virtù delle evidenze scientifiche che provano quanto essa sia tanto più efficace quanto più precocemente messa in atto, ma naturalmente deve continuare a prescindere dall’età. 

Investire in questo settore porta benefici nella qualità della vita di tutti ed è per questo motivo che la promozione della lettura deve far parte del programma di governo di una città.

Antonella Farina, bibliotecaria in pensione