È ormai un dato di fatto che i vantaggi del turismo lento sono molto maggiori di quello mordi e fuggi: si ripercuotono più diffusamente su tutto il territorio favorendo lo sviluppo economico anche delle zone periferiche e non solo del centro città, sono un’opportunità per valorizzare le specificità del contesto locale e per far conoscere le tradizioni del passato.

Proprio in questa prospettiva Adesso Trieste ha presentato due mozioni per riqualificare alcuni sentieri che collegano la città con l’altopiano nelle Circoscrizioni direttamente interessate dai percorsi che facevano una volta le mlekarice, le donne che dal Carso scendevano a piedi ogni mattina verso la città per vendere il latte. Fino agli anni Settanta, infatti, prima della grande distribuzione e della comparsa dei supermercati, il latte a Trieste veniva portato dalle donne del Carso. 

Le mozioni sono state votate all’unanimità sia nella II Circoscrizione, dove c’è una maggioranza di centrosinistra, sia nella VI, dove la mozione ha trovato un ampio consenso anche nel centrodestra.

“I sentieri passavano attraverso il Parco Globojner e arrivavano ai rioni di San Giovanni e Cologna attraverso l’antica strada (Drašca) aperta dai Romani nei pressi della sella di Monte Spaccato: in vari punti è necessario ripristinare il sentiero, ripulirlo e rimetterlo in sicurezza – spiega Andrej Rismondo, consigliere AT che ha presentato la mozione in II Circoscrizione –. Penso che un omaggio alla figura delle mlekarice sia doverosa oltre che fondamentale per la valorizzazione culturale del nostro passato. E proprio per dare maggiore visibilità al progetto ho proposto di posizionare due statue: all’imbocco del sentiero in Carso e a Trieste, coinvolgendo gli scultori e le associazioni del territorio, creando anche un sito Internet multilingue con le foto, la storia e la mappa. Tabelle informative lungo tutto il percorso potrebbero raccontano questo pezzo della nostra storia che a volte anche chi vive qui non conosce a fondo.”

“Progetti di questo tipo hanno il vantaggio di riunire in sé più obiettivi – aggiunge Lucia Vazzoler, capogruppo AT in VI Circoscrizione –, da una parte richiamare l’attenzione sul lavoro delle donne nella storia della città, dall’altra incentivare un’idea di turismo sostenibile e attento all’ambiente. Un turista, infatti, è sempre curioso di conoscere le specificità del luogo che visita e di scoprirne gli aspetti meno noti: dobbiamo creare le condizioni per promuovere questo genere di esperienze. Ma non parliamo solo di turismo: sappiamo infatti che i primi a beneficiare di percorsi di questo tipo sono i triestini, che amano andare a camminare in Carso e questo progetto permetterebbe di raggiungerlo senza nemmeno spostare la macchina. Auspichiamo che gli uffici competenti del comune di Trieste si facciano parte attiva per accedere alle linee di contributo previste dalla nostra Regione per la riqualificazione di percorsi in grado di incentivare il turismo lento.”