Il senso di insicurezza crescente della popolazione è stato spesso strumentalizzato elettoralmente da chi, in concreto, non ha fatto nulla per risolvere i problemi della vita quotidiana delle persone ma ha semplicemente fomentato l’odio sociale. Grazie a questa retorica, però, non siamo magicamente diventati né più ricchi né più sicuri di prima.

Adesso Trieste: la città si cura, rafforzando i servizi, rigenerando gli spazi pubblici, costruendo reti di solidarietà, coltivando talenti e offrendo opportunità.

 

Nel primo anno si avvierà il riuso di tanti immobili vuoti con un Regolamento per la gestione e la cura dei beni comuni e una mappatura di immobili inutilizzati o sottoutilizzati disponibili a nuovi usi.

Nei primi cinque anni, Adesso Trieste migliorerà la qualità della vita nei rioni più periferici con l’aumento delle Microaree da 16 a 25 e l’apertura di cinque case di quartiere, potenziando alcune delle Microaree esistenti e destinando aree verdi e spazi urbani a luoghi di aggregazione.

Nei primi dieci anni la lista d’attesa per gli alloggi popolari verrà azzerata grazie a una campagna estesa di autorecupero e riqualificazione del patrimonio esistente.

 

In questo modo Trieste garantirà la sicurezza di un lavoro, della salute, di un alloggio dignitoso a prezzi accessibili, di servizi pubblici efficienti, di esercizi commerciali di prossimità, di spazi pubblici inclusivi, della compatibilità tra tempi di lavoro, di vita, di cura degli affetti, del diritto all’accoglienza, di percorsi educativi e politiche giovanili di qualità, del rispetto delle differenze e della lotta alla violenza di genere, all’omotransfobia e al razzismo.

 

Queste sono alcune delle questioni che intendiamo affrontare per migliorare Trieste insieme ai suoi abitanti. Per quanto concreti, si tratta solo di spunti che saranno ampliati e approfonditi nei prossimi mesi con il coinvolgimento di chiunque sia interessata/o. 

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