Riceviamo e pubblichiamo.
CHE COSA SUCCEDE?
Succedono cose singolari nell’Azienda Sanitaria Giuliano-lsontina (ASUGI)
Ne citiamo una che ci colpisce particolarmente. Nonostante la noiosa tecnicità della materia si prega il lettore di seguirci:
- Dopo molti ritardi, a Dicembre 2019, ASUGI Indice finalmente un concorso per vari posti vacanti di Primario nel servizi territoriali. Pensionamenti, modifiche legislative e inerzie varie avevano creato molte carenze. Tra questi “primariati vacanti” quelli per i due Centri dì salute mentale di Barcola e Domio.
- Dopo solo qualche mese, a Marzo 2020, tuttavia ASUGI revoca improvvisamente tutti i concorsi banditi (una decina) con una confusa motivazione che rimanda a nuove norme regionali (mai intervenute nel frattempo) e alla necessità di dare una nuova organizzazione all’Azienda (con un “Atto Aziendale” tuttora inesistente) Nei mesi successivi nessuna riorganizzazione interviene, nonostante da tutte le parti si invochi, in tempo di pandemia, un rafforzamento della medicina di territorio.
- Dopo pochi mesi, ad Agosto 2020, ASUGI Indice di nuovo uno solo di quei concorsi. Per il solo posto di primario del Centro di salute mentale di Barcola, senza che nulla giustifichi perché a questo punto sì, e perché non anche per il Centro di Domio. Nessuna riorganizzazione generale dell’Azienda è nel frattempo intervenuta.
- Il mese scorso viene nominata la commissione giudicatrice: dei tre componenti una è la Primaria del Servizio di diagnosi e cura psichiatrico dell’Ospedale di Bergamo, ove un anno fa è morta legata al letto bruciata viva una ricoverata ventenne. Nessun membro della Commissione è di questa Regione.
Quarantacinque anni fa a Barcola è stato allestito il primo centro di Salute Mentale sulle 24 ore in Italia. A Trieste da oltre quarant’anni tutte le porte sono aperte e nessuno è mai stato legato ad un letto.
Ci eravamo preoccupati parecchio, e domandato: cosa si vuole far accadere?
Effettuato il concorso, il risultato ha premiato i due candidati non triestini contro i sei triestini. I due vincenti sono schizzati ai primi posti, nonostante un curriculum con un punteggio tra i più bassi. li sessantaseienne vincitore ha evidentemente sostenuto uno splendido colloquio che gli ha permesso di invertire la graduatoria, da penultimo a secondo.
Questi i fatti su cui l’Assessore Riccardi sostiene che “ognuno deve stare al suo posto”. Piacerebbe anche a noi e quindi chiediamo soltanto che Il Direttore Generale di ASUGI, che ha Il potere di scegliere Il nuovo primario tra i primi tre classiflcati, restituisca equità nel rispetto delle competenze acquisite da chi da vent’anni lavora a Trieste.
Operatori e Utenti della Salute Mentale
Trieste, Maggio 2021