Ieri abbiamo partecipato alla conferenza stampa del Comitato per la ricostruzione della Piscina Terapeutica, che si batte per vedere garantiti il diritto alla salute e la qualità della vita di centinaia di utenti che da tre anni sono senza servizi.

Per noi di AT la ricostruzione Acquamarina è un’occasione unica. Condividiamo l’esigenza espressa dal Comitato di realizzare una struttura all’avanguardia, accessibile dal punto di vista fisico, sociale ed economico, progettata secondo i principi dell’Universal Design e con quattro vasche: talasso-terapica, per malattie neurodegenerative, paraolimpica e riabilitativa.

A settembre arriverà in Consiglio Comunale la variazione di bilancio in conto capitale: 18 mln di € che possono essere in parte investiti in aggiunta ai 5 mln di € già previsti per la ricostruzione di Acquamarina, cifra evidentemente insufficiente. Come opposizione vigileremo perché ciò avvenga e, se necessario, ci faremo carico delle proposte del Comitato non accolte dalla maggioranza.

È necessario che la nuova piscina risponda a 360° alle esigenze di salute e benessere delle persone. Inoltre verificheremo che il Comune faccia chiarezza sullo strumento finanziario che intende utilizzare, tra project financing, leasing in costruendo e appalto “tradizionale”: non è una scelta neutra, soprattutto in relazione alla sostenibilità della gestione futura della struttura.

Se tutto andrà bene la piscina sarà pronta tra 3-4 anni: vogliamo quindi vedere garantite soluzioni temporanee che ad oggi non sono state, a detta degli utenti stessi, all’altezza della situazione.