Negli ultimi anni la parola “lavoro” è diventata un semplice slogan, mentre in città si moltiplicavano le crisi industriali, centinaia di persone passavano da un contratto precario all’altro vedendo costantemente peggiorate le proprie condizioni, il Covid-19 spazzava via buona parte del fragilissimo settore ricettivo, la grande distribuzione distruggeva i negozi di quartiere.

Adesso Trieste: serve un impegno diretto del Comune per un’economia equa, rispettosa delle persone e dell’ambiente nel quale vivono.

 

Nel primo anno, Adesso Trieste incentiverà i servizi e le produzioni compatibili con l’ambiente e rispettose della dignità del lavoro con una certificazione promossa dal Comune in collaborazione con le categorie economiche e i sindacati.

Nei primi cinque anni, Adesso Trieste tutelerà la dignità di tutti i lavoratori revisionando tutti gli appalti in scadenza con l’inserimento di clausole a tutela dei salari e della continuità occupazionale, della qualità dei servizi, della filiera corta.

Nei primi dieci anni, Adesso Trieste contribuirà alla rinascita economica della città con la trasformazione dell’area del Porto Vecchio in parco ecoproduttivo.

 

In questo modo Trieste riconquisterà una nuova base produttiva, connessa con i vettori principali della città, ovvero il Porto – attraverso la piena attuazione del suo status di Porto Franco Internazionale – e l’ecosistema della ricerca, della formazione e della cultura, permettendo dunque a tante persone di restare o tornare a vivere in città.

 

Queste sono alcune delle questioni che intendiamo affrontare per migliorare Trieste insieme ai suoi abitanti. Per quanto concreti, si tratta solo di spunti che saranno ampliati e approfonditi nei prossimi mesi con il coinvolgimento di chiunque sia interessata/o. 

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