Ieri è iniziata la settimana europea della mobilità sostenibile.

Per tutti, tranne per il Comune di Trieste, che anche quest’anno, come lo scorso anno, ha scelto di non aderire all’iniziativa. Una scelta fuori da ogni logica, visto che il trasporto privato incide enormemente sulle emissioni, e considerata la grave crisi climatica che stiamo vivendo. Emissioni che il Sindaco Dipiazza si è impegnato a ridurre firmando il Patto dei Sindaci per il Clima: una delle tante promesse che pare abbia intenzione di far rimanere soltanto sulla carta.

In questo primo anno di mandato i Consiglieri di AT hanno portato avanti numerose proposte per una mobilità nuova, rispettosa dell’ambiente e delle persone. Qualcosa siamo riusciti a portare a casa, ad esempio un emendamento al bilancio che destina delle risorse per avviare i pedibus, approvato a giugno. Un passo importante per creare una cultura della mobilità a partire dai più piccoli.

Su altre proposte, come quella delle bike lanes, abbiamo sempre trovato un muro di gomma. Ma non ci scoraggiamo e continuiamo a proporre questo strumento che gli stessi portatori di interesse – le associazioni ambientaliste e di ciclisti urbani – chiedono a gran voce da tempo, e che infatti è stato applicato con evidente successo in tante altre città d’Italia.

Oltre all’attività istituzionale, ci siamo impegnati a fianco del Comitato No ovovia per impedire la realizzazione di quest’opera inutile, dannosa e costosa, che niente ha a che vedere con una mobilità realmente sostenibile. Continueremo a lottare insieme alle tante associazioni che si battono per evitare quella che diventerebbe una pietra tombale su un vero e necessario ripensamento della mobilità nella nostra città.

Questa Amministrazione guarda alla mobilità con uno sguardo vecchio, senza voler cogliere le opportunità e gli insegnamenti che provengono da ogni parte d’Europa e del Mondo. Mentre tutti stanno andando verso città car-free, riduzione dei limiti di velocità, tram, riduzione dei costi trasporti pubblici, i nostri amministratori progettano parcheggi sotterranei (sottomarini, visti gli allagamenti di questi giorni) attirando ancora più auto nella parte più bella della nostra città.

Insomma, nella settimana europea della mobilità sostenibile, Trieste sta guidando contromano in autostrada.