Adesso Trieste, il nuovo spazio politico nato per cambiare le regole del gioco della politica cittadina, ha scelto il suo candidato Sindaco e votato il programma con cui si presenterà alle elezioni amministrative di ottobre.

Una partecipata Assemblea pubblica in Campo San Giacomo, che ha contato più di duecento tra attiviste e attivisti del movimento e curiosi, ha designato all’unanimità Riccardo Laterza nel ruolo di sfidante di Roberto Dipiazza alla carica di primo cittadino. «Mi candido per un riscatto collettivo e per ridare alla politica il suo ruolo di progettazione del presente e del futuro di Trieste» ha detto Laterza all’atto dell’investitura.

Una scelta che corona un percorso collettivo che, coinvolgendo oltre 100 persone, ha visto la costruzione di un ambizioso programma per un profondo rinnovamento della città. Alcune di queste proposte sono state presentate nella manifestazione di questa mattina, come anticipo del programma che verrà pubblicato domani online.

Porto Vecchio

Adesso Trieste propone di creare nel vecchio scalo un parco eco-innovativo, che combini ricerca, impresa e residenzialità che sia attivo, aperto, vivo. Si punta all’attrazione di iniziative imprenditoriali nei settori dell’economia Verde e di quella Blu legata al mare, del Digitale, della Salute, dell’Agricoltura urbana.

Mobilità 

AT lavorerà per realizzare un giusto mix nella mobilità urbana che includa pedonalità, ciclabilità, trasporto pubblico e sicurezza. Le triestine e i triestini avranno la possibilità di poter scegliere il mezzo migliore per muoversi in una città a misura di persona.

Politiche per i giovani

Adesso Trieste, reinserirà la figura degli educatori di strada cancellati negli ultimi dieci anni, che opereranno appoggiandosi alle microaree; andranno a lavorare con i ragazzi, direttamente nei loro luoghi informali di aggregazione, in un’ottica di comunità educante.

Cultura

Si lavorerà alla diffusione di eventi culturali su tutto il territorio, disseminandoli in ogni rione della città, allestendo 100 eventi in 100 piazze e allungando la durata di Trieste Estate da maggio a ottobre. AT investità su ricreatori, biblioteche, laboratori teatrali.

Partecipazione

AT intende ridisegnare l’architettura istituzionale, avvicinarla ai cittadini e trasformare il vecchio modello di decentramento amministrativo, basato sulle circoscrizioni, in un sistema di luoghi di aggregazione e partecipazione anche informali, in cui i cittadini possano esercitare i propri diritti e influenzare le scelte.

Diversi gli interventi di spicco susseguitisi dal palco, tra cui quelli di Paolo Rumiz e Dean Zuccolo. Nel suo intervento in sloveno Zuccolo, consigliere della terza circoscrizione, ha ricordato i punti cardine del Manifesto, disponibile in versione plurilingue nel sito, aggiungendo che «La comunità slovena ha tradizioni che si stanno perdendo; è necessario ravvivarle, assieme a una proficua partecipazione collettiva e aperta ai confini vicini, seguendo l’esempio tra Gorizia e Nova Gorica».

«È una Piazza commovente – ha detto il giornalista e scrittore Paolo Rumiz – che segna il ritorno alla comunicazione diretta dopo mesi di chiusura. Dopo Zeno D’Agostino al vertice dell’Autorità portuale, Adesso Trieste rappresenta il secondo miracolo per la città, perché sveglia energie civiche dormienti e inascoltate».

Nel suo appassionato discorso politico di investitura, Riccardo Laterza ha elencato le ragioni e gli obiettivi che hanno portato alla nascita di Adesso Trieste: «Siamo tante persone, con esperienze diverse: ci siamo incontrate consapevoli che non c’è più tempo per lasciare la politica cittadina nelle solite mani. Non ci possiamo più permettere modelli sbagliati e fallimentari. Viviamo una crisi economica, sociale, ambientale e sanitaria, in cui il crollo dell’economia lo pagano soprattutto le categorie più deboli.

Dalla crisi si esce insieme, e questo lo diciamo pensando innanzitutto ai giovani, colpevolizzati quando non accettano condizioni economiche e lavorative inique da coloro che hanno smantellato industria, porto e favorito l’economia dei lavoretti su servizi e turismo, esternalizzando i servizi pubblici».

Dopo aver espresso solidarietà ai lavoratori della Flex che sono scesi ieri in piazza Unità, Laterza ha concluso: «Ci candidiamo perché crediamo nella necessità di un radicale cambio di rotta, guardando finalmente al futuro della città e costruendolo insieme: cambiamo le regole del gioco, facciamolo adesso»