Raccogliamo e rilanciamo la denuncia dei volontari, attivisti e operatori che frequentano quotidianamente Piazza della Libertà per offrire supporto diretto alle persone che ne necessitano, supporto deliberatamente negato dalle istituzioni che sarebbero preposte a fornirlo.

Ad oggi, le persone senza fissa dimora – in particolare quelle presenti solo temporaneamente in città – sono, nella sostanza, impossibilitate ad avere un luogo dove potersi fare una doccia: il bagno pubblico di Via Veronese, antica istituzione del welfare asburgico, è chiuso da tempo; le strutture di accoglienza diurna sono costrette a una trafila burocratica che prevede l’autorizzazione da parte del Comune perché le singole persone possano accedere al servizio doccia. La chiusura dell’Help Center ha di fatto reso impossibile una risposta immediata a un bisogno che non è soltanto un diritto individuale, ma anche una garanzia per la salute pubblica, per di più in tempo di pandemia. 

A Trieste, come nel resto dell’Italia, il COVID-19 ha inizialmente determinato un forte rallentamento dei servizi a bassa soglia, quelli cioè caratterizzati da una massima accessibilità, in grado di coinvolgere anche le fasce più fragili della popolazione. Ad oggi tale rallentamento, nonostante la zona bianca, i tamponi rapidi e i vaccini, risulta però inspiegabile se non con la volontà di ignorare e marginalizzare queste persone, e ciò ha ripercussioni rilevanti anche sulla situazione socio-sanitaria della città.

La garanzia di servizi igienici pubblici diffusi e facilmente accessibili è un semplice ma grande gesto di civiltà da parte di un’amministrazione pubblica, che non dovrebbe mai mancare in una città attenta ai bisogni di tutte e tutti, a prescindere dall’origine italiana o straniera e dallo status giuridico delle persone. Questa amministrazione, viceversa, preferisce fare la guerra ai poveri piuttosto che contrastare seriamente le povertà a le marginalità: per Adesso Trieste è tempo di una politica diversa, che restituisca dignità e soggettività alle persone e ai loro percorsi di vita.