Liberi subito, liberi fino alla fine. Dopo la bocciatura del referendum del 2021, per il quale si era superato il milione di firme in tutta Italia per chiedere che per i malati terminali non vi sia un accanimento terapeutico, ora l’Associazione Coscioni rilancia sulle Regioni. È infatti partita dal Veneto la campagna che chiede di approvare una legge regionale sul fine vita. Abbiamo invitato due attivisti per parlarne in un evento pubblico per discutere delle prospettive in questa direzione per il Friuli Venezia Giulia.

“La maggior parte delle persone non conosce la legislazione e i propri diritti sul fine vita. Oltre al testamento biologico e alle disposizioni anticipate di trattamento, a determinate condizioni l’Italia ha conquistato la possibilità di consentire legalmente l’accesso alla morte volontaria assistita” – ha affermato l’Avvocata Celestina Sonzogno, che ha fatto un excursus sulla legislazione attualmente in vigore.

“L’Associazione Coscioni si sta muovendo per chiedere alle Regioni di legiferare in merito – ha proseguito Gabriele Isola, attivista sulla tematica del fine vita – Il Veneto è la prima regione d’Italia a essere partita con raccolta firme funzionale al deposito di una normativa di attuazione (su procedure e tempi) per accedere a una morte volontaria attraverso l’auto somministrazione del farmaco. Il Servizio sanitario, infatti, non è attrezzato strutturalmente nel garantire questo diritto e nel portare a termine in tempi certi tutte le procedure necessarie. Emblematico il caso di Federico Carboni, il primo italiano a compiere questa scelta, che ha dovuto prolungare la sua sofferenza per oltre due anni, a causa delle battaglie legali e azioni contro l’azienda sanitaria locale che ostacolava l’intero iter. La proposta di legge che vogliamo depositare in tutte le regioni fissa a un massimo di 20 giorni la durata delle procedure e verifiche che l’azienda sanitaria locale dovrà compiere nei confronti della persona richiedente.”

“Avevo già partecipato alla campagna referendaria per l’eutanasia legale, quando ho convalidato firme per raggiungere il risultato, che in FVG è stato di ben 28.000 firme, a conferma che il tema è molto sentito. – ha affermato il candidato Presidente Massimo Moretuzzo – Nella prossima legislatura affronteremo il tema del fine vita, in primis accogliendo la proposta dell’Associazione Coscioni, perché la libertà di autodeterminazione è un diritto civile fondamentale.”

“Sul sito dell’Associazione Coscioni leggiamo “Ammalarsi fa parte della vita. Come guarire, nascere o morire, invecchiare, amare. Le buone leggi servono alla vita: per impedire che siano altri a decidere per noi.” Per questo le nostre socie e i nostri soci avevano votato in Assemblea l’adesione di Adesso Trieste alla campagna referendaria del 2021, che aveva ottenuto un ottimo riscontro sul nostro territorio – ha ricordato Giulia Massolino, candidata con il Patto per l’Autonomia – ora vogliamo portare questo impegno in Regione per una legge che renda davvero tutte le persone libere di scegliere fino alla fine della propria vita, rispettandone la dignità. Un concetto molto affine alla nostra idea di autonomia: non si decida di noi senza di noi”.