2 milioni di euro del Comune già buttati via!

Non solo 48,7 milioni di euro del PNRR persi che potevano essere utilizzati per opere ben più utili alla città, per esempio una nuova linea di tram da Barcola a Campo Marzio, ma un sacco di soldi letteralmente già buttati via, sborsati direttamente dalle casse del Comune di Trieste per consulenze, progetti, rendering e perfino per incarichi ad avvocati esterni.  

Abbiamo provato a fare il conto, siamo arrivati a un importo di 1.831.551 euro già spesi per un’opera che si sapeva impattante e insostenibile fin dall’inizio. Una cifra approssimata per difetto, a cui vanno aggiunte le spese legali per difendersi dai ricorsi di cittadine e cittadini.  

Denari delle triestine e dei triestini, non vincolati al PNRR, che potevano servire a mille altri obiettivi, tra strade e marciapiedi sconnessi, opere ferme da anni, opere alternative che avrebbero migliorato le nostre vite. Anche per questo, oltre che per il cumulo di menzogne e omissioni di informazioni, gli assessori Bertoli e Lodi e con loro il sindaco Dipiazza dovrebbero dimettersi.

In attesa che la Corte dei Conti accerti il possibile danno erariale, questa la lista dello spreco:

  • euro 5.758 per la pubblicazione degli avvisi sugli espropri; 
  • euro 2.903 per la pubblicazione sui quotidiani degli estratti di avviso di espropriazione;
  • euro 30.000 per l’integrazione di studio paesaggistico;
  • euro 122 per il preventivo di spesa per interramento o spostamento di una linea di impianti;
  • euro 24.400 per il progetto di fattibilità tecnico economica per la variante di tracciato della linea elettrica di Terna S.p.A sul tratto Opicina-Roiano
  • euro 30.500 per la consulenza tecnico scientifica ai fini della validazione in tema ambientale
  • euro 60.268 per la validazione ai sensi del Dlgs 50/2016
  • euro 10.187 per l’elaborazione di valutazione di impatto archeologico
  • euro 175.728 per il progetto della stazione di Fuksas 
  • euro 46.291 per studio geologico e di compatibilità idraulica
  • euro 67.944 per la redazione del piano particellare di esproprio
  • euro 106.579 per la predisposizione degli elaborati di carattere paesaggistico ed ambientale
  • euro 176.236 per l’incarico professionale per l’elaborazione della modifica al Progetto;
  • euro 57.340 per la realizzazione del piano di Monitoraggio della fauna;
  • euro 6.100 per la verifica del calcolo dell’impronta di carbonio;
  • euro 57.340 per il supporto scientifico alla Valutazione di Incidenza di livello III della Variante n. 12 al PRGC
  • euro 973.855 per la progettazione definitiva 

Sono previsti, inoltre:

  • euro 432.004 (+IVA) per l’affidamento della progettazione esecutiva
  • euro 179.604 (+IVA) per ulteriori spese e scavi archeologici
  • euro 754.170 (+IVA) per costi relativi alla sicurezza.

A tutto ciò vanno aggiunte le spese legali esterne: ad esempio per l’affidamento dell’incarico a uno studio legale veneto è stata prevista nel 2023 la spesa di 15.000 euro per difendere il Comune dai ricorsi delle comunelle, benché, peraltro, il Comune sia dotato di un’avvocatura interna.