Il seguente documento è stato approvato a larghissima maggioranza dall’Assemblea Cittadina di Adesso Trieste nella serata di martedì 5 ottobre.

Nel valutare il risultato del primo turno di queste elezioni amministrative c’è un dato che non deve essere tralasciato: quello dell’astensione. Più di un triestino su due ha deciso di non andare alle urne: è una percentuale allarmante, che fino ad oggi abbiamo valutato come preoccupante dall’esterno delle istituzioni e della quale, oggi che entriamo a farvi parte, condividiamo la responsabilità. Adesso Trieste è nata con l’obiettivo di riavvicinare le persone alla politica, intesa come strumento utile per migliorare le proprie condizioni; il nostro impegno nel costruire strumenti di partecipazione attiva continuerà, con ancora più forza, anche dopo le elezioni, come dichiarato fin dal principio.

Il risultato di Adesso Trieste non ci permette di raggiungere il secondo turno e sfidare direttamente l’amministrazione uscente al ballottaggio. Nei prossimi anni, tuttavia, avremo la possibilità di aggiungere alcuni strumenti istituzionali a quelli che abbiamo già costruito negli ultimi mesi per rendere ancora più efficace, convincente e coinvolgente la nostra azione politica.

Il voto ad Adesso Trieste, distribuito in maniera omogenea in tutto il territorio comunale, dai rioni al centro fino all’Altipiano, ci consegna una presenza capillare anche nelle Circoscrizioni, che intendiamo rigenerare come luoghi di vera partecipazione popolare.

Eravamo, siamo e resteremo radicalmente alternativi alla Giunta Dipiazza, non solo dal punto di vista programmatico, ma anche da quello valoriale. La quarta versione di Dipiazza, oltre a confermare scelte calate dall’alto e disastrose in termini di occupazione, sicurezza sociale e ambiente, rischia di essere ancora più estremista di quanto lo sia già oggi, a causa del peso di partiti come Fratelli d’Italia, che peraltro ha candidato nelle sue liste anche persone dichiaratamente fasciste. Per quanto sopra espresso e ripudiando per convinzione e statuto il fascismo, il razzismo e il sessismo, intendiamo così dare indicazione di voto per Francesco Russo.

Non chiediamo contropartite di alcun tipo in relazione a questa indicazione, che non si tradurrà in un apparentamento tecnico, e in una nostra entrata nell’eventuale futura maggioranza. Preferiamo piuttosto ribadire alcune delle nostre proposte programmatiche, che ci impegniamo a votare qualora approdassero in Consiglio Comunale: una nuova variante al Piano Regolatore che preveda funzioni produttive in Porto Vecchio e la gestione in concessione dei suoi magazzini da parte del consorzio Ursus; la costituzione di una società in house che si occupi dell’illuminazione pubblica e sostenga la creazione di comunità energetiche a partire dai rioni più popolari; il ritiro dell’inutile progetto dell’ovovia in favore di una moderna linea di tram-treno dalla Stazione a Piazza Foraggi; la ricostituzione del servizio dell’educativa di strada nell’ambito di un potenziamento delle Microaree; una riforma delle Circoscrizioni che introduca il bilancio partecipativo e i Patti di collaborazione per la gestione dei beni comuni urbani; l’impegno a fare ogni cosa in potere del Comune per l’applicazione integrale dell’allegato VIII del Trattato di Pace e l’extraterritorialità doganale del Porto Franco Internazionale di Trieste.

Rispetto a questi, come a tanti altri temi, ci impegniamo ad interpretare il nostro ruolo di rappresentanza in Consiglio e nelle Circoscrizioni con un approccio pragmatico e non ideologico o identitario, in forma critica, attenta e costruttiva.