Unendo la nostra voce ai numerosi appelli che si stanno moltiplicando in tutto il mondo, chiediamo di fermare tutte le operazioni militari contro l’Ucraina, violata dall’esercito russo nella sua sovranità e integrità territoriale. Siamo fermamente convinti che non esista possibilità di risolvere le controversie internazionali se non in forma pacifica attraverso il dialogo. Rinneghiamo la guerra in ogni sua forma e chiediamo con forza la cessazione delle ostilità e del loro carico intollerabile di morte e distruzione.

Un monito che dovremo sempre ricordare in queste ore drammatiche e soprattutto quando tutto questo orrore sarà finito, è che la pace va preparata in tempo di pace, come fa con la sua opera quotidiana la Comunità di Sant’Egidio che in questi giorni drammatici sta portando aiuto ai profughi ucraini.

“Il destino di Kiev non lascia indifferente chi, da Oriente e da Occidente, guarda con passione e coinvolgimento alla città e alla sua gente. Dopo Sarajevo, dopo Aleppo, non possiamo assistere nuovamente all’assedio di una grande città” scrive in questo appello per la proclamazione di Kiev “città aperta” Andrea Riccardi.

Adesso Trieste invita le cittadine e i cittadini di Trieste sabato 5 marzo alle ore 11.00 nella sede di Piazza Puecher 9b a un appuntamento di solidarietà e raccolta fondi per la popolazione ucraina.

Parteciperanno:

Loredana Catalfamo – Responsabile della Comunità di Sant’Egidio di Trieste

Paolo Parisini – Presidente della Comunità di Sant’Egidio di Trieste

Andrea Sceresini – giornalista, in collegamento dall’Ucraina

Per invio aiuti e adozioni a distanza di bambini ucraini sosteniamo le attività promosse dalla Comunità di Sant’Egidio.