Abbiamo appreso che il Sindaco Dipiazza, in violazione dell’art. 6 del Regolamento per i Referendum Comunali, non ha ancora costituito la Commissione dei Garanti chiamata a valutare l’ammissibilità del quesito referendario sull’ovovia, per il quale due settimane fa sono state raccolte quasi un migliaio di firme in meno di due ore. Il Regolamento prevede che il Sindaco costituisca la Commissione entro 60 giorni dalla votazione delle proprie linee di mandato. Un mese e mezzo dopo quella scadenza la Commissione ancora non esiste.

Dopo il mezzo milione di euro di fondi comunali stanziato per anticipare le spese di progettazione esecutiva di un’opera al momento nemmeno presente negli strumenti urbanistici del Comune, l’Amministrazione tenta di ostacolare il referendum sull’ovovia anche con un ritardo in un atto amministrativo che viola il Regolamento del referendum stesso. Il Sindaco ha infatti avviato le procedure per costituire la Commissione appena il 4 marzo, dando tempo fino al 15 marzo per l’indicazione dei nominativi da parte dei diversi Enti coinvolti nel processo.

Si tratta di un’aperta violazione del regolamento comunale che non possiamo pensare sia frutto di una dimenticanza involontaria. Il centro-destra sta palesemente mettendo i bastoni tra le ruote di chi vuole semplicemente che la cittadinanza possa esprimersi in maniera chiara su un progetto così impattante per il futuro della città. Questa politica ha paura di misurarsi con il consenso popolare, e ha ancora più paura che la realtà irrompa nel suo teatrino. Una larga parte della città è convinta che l’ovovia sia un’opera inutile, insostenibile e impattante, e i tentativi biechi di metterla a tacere non fanno altro che rafforzare ed estendere questa convinzione nella popolazione.