Il 14 luglio si è tenuto il primo degli appuntamenti estivi di Adesso Trieste in Piazza Puecher. Abbiamo voluto sfatare alcuni luoghi comuni che spesso accompagnano i dibattiti (formali e informali) in merito a dei temi chiave della vita quotidiana di tutti noi: energia e mobilità.

Con la crisi climatica che stiamo vivendo, spesso l’idrogeno viene spacciato come la bacchetta magica capace di farci continuare a produrre e consumare sempre di più senza danneggiare l’ambiente. Abbiamo quindi chiesto di fare un po’ di chiarezza sul tema idrogeno a Marko Germani, laureato in ingegneria meccanica, da lungo tempo interessato ai temi del risparmio energetico e della lotta al riscaldamento globale, socio FIAB e Legambiente, ciclista urbano, che collabora con il podcast “Clorofilla”. Questo voleva essere un primo approccio al tema idrogeno, che contiamo di approfondire in appuntamenti futuri durante l’autunno. Un tema che sarà cruciale per Trieste viste anche le intenzioni in merito all’hydrogen valley che dovrebbe nascere sul nostro territorio, tema di cui spesso si sente parlare ma del quale ancora non si sa nulla. Qui la presentazione di Marko.

Con il rincaro dell’energia che stiamo vivendo di questi tempi abbiamo poi voluto affrontare un altro tema a noi molto caro: le comunità energetiche. Produrre e consumare energia pulita si può, e un’Amministrazione dovrebbe avere un ruolo centrale in questa necessaria transizione. Purtroppo, invece, la nostra Giunta prevede ben poco: nel Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima – PAESC, son previsti solamente 300.000 euro in 5 anni per delle campagne di comunicazione (ne avevamo parlato qui). Se le intenzioni già solo a parole sono scarse, i fatti sono invece nulli. Infatti, nel bilancio del Comune non è stato stanziato neanche un euro per le comunità energetiche, incoerenza sulla quale avevamo provato a intervenire – senza successo – con degli emendamenti al Bilancio. Ma cosa son esattamente le comunità energetiche? Ne abbiamo parlato con Gianluca Ruggieri, co-fondatore di “èNostra” e ricercatore Università dell’Insubria.

Infine, abbiamo parlato di ciclabilità con Barbara Urizzi, cicloviaggiatrice e ciclista urbana, cura un programma radiofonico dedicato alla cultura del viaggio lento e sostenibile. Anche sulla ciclabilità ci sono molti luoghi comuni da sfatare, per poter andare nella direzione di un futuro migliore anche per la mobilità a Trieste.