Adesso Trieste ha dimostrato come i triestini e le triestine rispondano se interpellati sulle sorti dei beni comuni della nostra città.

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Trieste ha bisogno di un approccio attivo alla partecipazione. Coinvolgere la cittadinanza all’interno di processi volti a ri-disegnare il futuro della nostra città non solo si può, ma si deve. Non semplici consultazioni, ma processi vivi in cui le persone possano avere un’influenza  nelle scelte dirette a modificare l’assetto territoriale del Comune. Bisogna che il Comune assuma un ruolo attivo per l’introduzione di nuovi modalità decisionali allargando il processo a quanti sono interessati alla trasformazione degli spazi e dei beni comuni urbani  affinché le decisioni siano condivise e sostenibili da un punto di vista sociale ed economico. 

Giorgia Kakovic, Tommaso Vaccarezza e Barbara Chiarelli, coordinatori dell’Assemblea Partecipazione di Adesso Trieste e candidati per il Consiglio Comunale, insieme al candidato Sindaco, Riccardo Laterza, hanno illustrato in una conferenza stampa la visione di AT per un nuovo tipo di partecipazione alle decisioni pubbliche. 

 

Trieste e il suo Mercato Coperto

La presentazione del lavoro finale di Adesso Trieste si è svolta davanti al Mercato Coperto, il luogo stesso che Adesso Trieste ha scelto per dimostrare che un nuovo approccio alle decisioni basato sulla partecipazione della cittadinanza è possibile. Questo è il frutto di mesi di lavoro iniziati con la raccolta firme lanciata ad aprile per salvare il Mercato Coperto, raccogliendone più di 6.500. Volevamo dimostrare che i percorsi partecipati per individuare le direzioni o gli sviluppi che la nostra città intende intraprendere nel futuro, se adeguatamente strutturati, possono essere essenziali per rendere sostenibili e il più condivise possibili le decisioni dell’amministrazione pubblica. Il lavoro iniziato con la raccolta firme di aprile ci ha portati alla creazione di questo pamphlet, che vuole essere la testimonianza di come tutto questo, anche in una città come Trieste, sia possibile. Se ce l’abbiamo fatta noi, perché non dovrebbe riuscirci un ente come il Comune?

 

Il pamphlet

AT ha presentato il documento finale, consultabile qui, riguardante il Mercato Coperto evidenziando i numeri raggiunti da Adesso Trieste dall’inizio del percorso: più di 6.500 firme raccolte, 860 compilazioni del questionario, 40 partecipanti ai laboratori in presenza tenutesi a maggio.  

Siamo tutti lavoratori e lavoratrici, non abbiamo fondi consistenti eppure siamo riusciti a dare vita a un processo che ha raggiunto dei numeri importanti e ha coinvolto persone esterne all’associazione. Questo dato dimostra come vi sia sempre di più la necessità di dare vita a dei processi di partecipazione per rispondere al meglio/affrontare alle/le difficoltà del presente, sempre più complesso. Questa esperienza ha evidenziato che i triestini e le triestine non vogliono l’ennesimo supermercato, ma vogliono un luogo che sia anche uno spazio di incontro, di discussione, di responsabilità del consumo alimentare e che possa servire sia il cittadino e la cittadina, sia essere di supporto a un afflusso turistico slow e curioso delle possibilità enogastronomiche che la città può offrire – afferma Chiarelli. Di un luogo che venga curato e che sia un centro attrattivo non solo per il quartiere di Barriera, ma per tutta la città, offrendo servizi differenziati. Questa nuova versione del Mercato Coperto, secondo i dati che abbiamo raccolto, dovrebbe essere guidata da un nuovo tipo di attore,  consortile che si occupi del coordinamento di tutte le realtà presenti all’interno del Mercato” Il documento presentato da AT sarà disponibile sulle piattaforme di Adesso Trieste, tra cui il sito web. 

 

Non solo il Mercato Coperto: programma di partecipazione

Nel programma elettorale di Adesso Trieste ampio spazio è riservato alla partecipazione: si propone una riforma del decentramento amministrativo con l’obiettivo di avvicinare la dimensione rionale a quella circoscrizionale, l’introduzione di un regolamento comunale sulla cura, gestione condivisa e rigenerazione dei beni comuni urbani da cui discendono i patti di collaborazione tra il Comune e i cittadini attivi, la promozione degli strumenti digitali per agevolare la partecipazione dei cittadini e delle cittadine, la ripublicizzazione dei servizi pubblici essenziali e la proposta di un piano che riporti Trieste a essere al centro dell’area geografica di pertinenza. Il programma del tavolo partecipazione si sviluppa seguendo i dettami dell’articolo 3 della Costituzione italiana. Il nostro intento non è solo di riportare al centro il cittadino, ma di renderlo il centro nevralgico dei processi decisionali della città.