Adesso Trieste ha deciso di convocare, venerdì 4 febbraio alle ore 20.00, in V Circoscrizione il Direttore Generale di ASUGI, Dott. Poggiana, con l’obiettivo di approfondire le reali ricadute sul territorio in seguito all’Atto Aziendale e per fornire una utile occasione di confronto diretto con la popolazione. Il link per collegarsi alla seduta è: https://global.gotomeeting.com/join/479464829

Non sono bastati una pandemia e una profonda crisi socio-economica per invertire la rotta intrapresa ormai da diversi anni da ASUGI. Nonostante il quadro generale socio-sanitario descriva una situazione progressivamente sempre più allarmante l’Azienda prosegue indisturbata la sua campagna di smantellamento della sanità territoriale locale. Contrariamente a quanto previsto nelle linee guida del PNRR, che richiedono un intenso sviluppo di comunità connotato da una forte presenza e integrazione socio-sanitaria, ASUGI attraverso il recente Atto Aziendale propone di dimezzare i Distretti Sanitari della nostra città.

I Distretti rappresentano una delle più alte forme di ingegneria istituzionale attive nel nostro tessuto cittadino. Si tratta di dispositivi socio-sanitari capaci non solo di raggiungere le persone direttamente sul proprio territorio, ma anche capaci di fornire risposte puntuali e complesse ai bisogni dei cittadini. Le proposte di ASUGI assumono più che mai caratteristiche dai contorni strettamente ideologici e che molto poco hanno a che vedere con un reale interesse per la salute dei nostri concittadini.

È l’ennesimo capitolo della progressiva destrutturazione della sanità pubblica, che sta aprendo scientemente le porte alla privatizzazione della sanità. Le conseguenze si riconosceranno negli alti costi sociali, sanitari ed economici che si ripercuoteranno sia sulla collettività sia sui singoli e riguarderanno in particolare le fasce più fragili della popolazione. La Giunta Comunale non ha fatto ancora nulla per modificare la traiettoria di ASUGI, mai assumendosi la propria responsabilità istituzionale di massima carica di garanzia della salute nel territorio. La politica locale deve tutelare gli interessi e la salute dei propri concittadini e non può permettersi di restare in silenzio.