Intervista a Michela Novel, Presidente della V Circoscrizione, a cura di Livio Cerneca
Subito dopo l’arrivo dei risultati ufficiali delle elezioni amministrative 2021 a Trieste, Michela Novel non aveva realizzato di aver ottenuto il risultato migliore tra i candidati al parlamentino della V Circoscrizione. Quando ha preso pienamente coscienza della sua portata e della responsabilità che ne conseguiva, è andata nel panico. Ma poi, con l’incoraggiamento dei compagni di squadra di Adesso Trieste, ha accettato di ricoprire la carica di Presidente della V Circoscrizione. Ora sembra proprio aver superato quel momento di smarrimento, perché parla del suo impegno al servizio dei cittadini con grande entusiasmo.
“Ogni giorno incontro diverse persone con cui cerco soluzioni immediatamente praticabili per migliorare la qualità della vita nella nostra Circoscrizione. Potrei dire che quello che sto facendo è il mestiere più bello del mondo” dice Michela, anche se la sua vera professione è un’altra: fa l’insegnante di lettere, storia e geografia alla scuola media Fratelli Fonda Savio, in via Pascoli, proprio nella V Circoscrizione.
La V Circoscrizione copre il ventre della città: Piazza Goldoni, Barriera Vecchia, il Mercato Coperto, il reticolo di vie intorno a piazza Garibaldi, e, risalendo lungo la via Molino a Vento, le sue propaggini popolari, San Giacomo e Santa Maria Maddalena Superiore.
“Il mio lavoro mi fa stare a contatto con gli adolescenti, e qui ce ne sono molti, anche di diverse comunità straniere. In Circoscrizione stiamo organizzando attività formative e ludiche per i giovani, ma non solo per loro.”
Michela e i consiglieri della V Circoscrizione cercano di coinvolgere le realtà del territorio: scuole, istituti di formazione pubblici e privati, commercianti e imprenditori, associazioni, Microarea.
Proprio in collaborazione con la Microarea che ha sede nel comprensorio ATER conosciuto come ‘il Vaticano’, a causa della sua pianta che ricorda vagamente piazza San Pietro a Roma, il 27 e 28 maggio, in occasione della Giornata Internazionale del Gioco, la Circoscrizione organizzerà intorno a Campo San Giacomo degli incontri di socializzazione e divertimento; i più piccoli apprenderanno dagli anziani i giochi di una volta, e poi ci sarà una caccia al tesoro a squadre dedicata agli adolescenti e alle famiglie.
Ma le cose che si possono far accadere sono innumerevoli e Adesso Trieste lo ha dimostrato in diverse occasioni, ad esempio quando il Comune aveva manifestato la volontà di cedere il controllo del Mercato Coperto a una grande catena di supermercati senza tenere in alcuna considerazione gli operatori che svolgono le loro attività commerciali in quegli spazi. Era partita una raccolta firme che in pochi giorni aveva totalizzato più di 6000 sottoscrizioni a sostegno della proposta di Adesso Trieste di sviluppare un consorzio tra i commercianti e gestire in maniera partecipata l’edificio di Largo Barriera Vecchia.
“Abbiamo costituito una commissione apposita, coordinata da Barbara Chiarelli (anche lei eletta con Adesso Trieste, ndr). Per il 29 marzo abbiamo in programma un sopralluogo al Mercato Coperto, perché il Comune, nonostante molte persone abbiano manifestato contrarietà, non desiste dal suo progetto di trasformare un luogo adatto al piccolo commercio, alla qualità dei prodotti, al rapporto diretto tra chi vende e chi compra, ma anche a essere uno strumento di facilitazione dei rapporti umani, in un ennesimo spazio senza personalità, gelido e incolore.”
Michela Novel è calma, pacata, sorridente, ed è con questa stessa flemma che dev’essere riuscita a far perdere le staffe al Sindaco Dipiazza.
“La Circoscrizione avrebbe dovuto dare il proprio parere sull’ultimo lotto dei lavori all’ex Maddalena, e per farlo con cognizione di causa avevamo invitato l’assessora all’urbanistica Savino perché venisse a spiegarci il progetto. La nostra idea era di rendere partecipi gli abitanti della zona nello sviluppo di aree verdi comuni e nella realizzazione dei parcheggi riservati ai residenti. L’assessora Savino non ha accolto l’invito, mentre gli uffici tecnici hanno risposto laconicamente via mail ad alcuni quesiti che avevamo posto. Non disponendo di sufficienti chiarimenti e informazioni, la Circoscrizione ha dato parere negativo, e questo ha fatto innervosire il Sindaco”.
Il parere negativo era passato anche grazie all’astensione dei consiglieri della Lega e di FdI, e la reazione scomposta di Dipiazza tradiva il disagio di constatare che le persone che vivono sul territorio sanno dire di no, se vengono estromesse dai processi decisionali e sulle loro teste si abbatte una scelta sbagliata.
Anche l’assessora Savino, pur non essendosi presentata, si è infastidita, e ha poi tenuto a sottolineare con stizza che “il passaggio in Circoscrizione dei progetti edilizi è un retaggio storico e rimane più a titolo informativo che per un parere che, pur previsto, non può incidere sulla decisione finale”.
Parlando con Michela, capisco che il sistema delle Circoscrizioni potrebbe essere veramente efficace e rapido se avesse i poteri di dare seguito alle proprie delibere, perché le persone che ne fanno parte, pur appartenendo a diverse formazioni politiche, hanno un rapporto diretto, schietto, spesso amichevole, e l’ideologia fa più fatica ad attecchire. Ci si confronta su un terreno comune, si è immersi nella realtà quotidiana, non c’è spazio e tempo per futili diatribe. Diventa perciò chiaro il motivo per cui sia la maggioranza sia una parte dell’opposizione abbiano storto il naso alla recente proposta formulata da FdI, e accolta favorevolmente da Adesso Trieste, per costituire una Commissione Speciale in cui vengano ridiscusse e ampliate le competenze dei Consigli Circoscrizionali.
La vecchia politica teme che i cittadini si riapproprino del loro diritto di decidere, di contare, di esprimersi. Quando i partiti di destra e di sinistra sono compatti nell’opporsi a qualche iniziativa che parte dal basso, è probabile che si tratti di una buona iniziativa. Conferire maggiori poteri d’azione alle Circoscrizioni certamente lo è, soprattutto quando possono contare sulla partecipazione di persone come Michela Novel, che hanno la capacità di ascoltare e mediare, di mettersi a disposizione, di lavorare per la comunità.