Abbiamo appena appreso la notizia che la Direzione Centrale Salute della Regione ha bocciato gli Atti aziendali dell’Asugi e degli altri enti del servizio sanitario regionale (Udine e Pordenone), riconoscendone tutte le criticità!

Dopo mesi di manifestazioni, raccolte firme e mobilitazioni da parte degli operatori del settore e dei cittadini, possiamo festeggiare questo grande risultato, che di fatto attesta i pareri contrari espressi dal Coordinamento Salute FVG e su cui anche Adesso Trieste aveva continuato a insistere, invitando più e più volte il dott. Poggiana a renderne conto.

Ricordiamo che questo atto aziendale voleva ridurre il numero dei distretti, scardinare completamente l’organizzazione territoriale della sanità indebolendone le strutture, e che solo a Trieste erano state raccolte quasi 15.000 firme contrarie.

Nelle sue motivazioni, la Direzione Centrale Salute della Regione ammette che questo atto è incompatibile con le linee guida del PNRR, anche dal punto di vista finanziario: non è un’ammissione da poco! Il PNRR infatti prevede la costruzione di Case di comunità sul territorio, che per chi conosce bene come funziona la sanità triestina non sono altro che i nostri Distretti sanitari ancora più forti. Da anni, gli operatori sanitari che lavorano sul territorio denunciano la progressiva riduzione delle risorse (sia finanziarie che in termine di personale), mentre hanno visto nelle straordinarie opportunità che si possono leggere nella Missione 6 del PNRR uno strumento per rafforzarne la struttura e l’organizzazione. Ci auguriamo allora che questo sia il primo passo nella giusta direzione!

Allo stesso tempo però non possiamo che formulare ancora una volta un giudizio negativo sul Sindaco e sulla Giunta comunale di Trieste, che avevano giudicato adeguato l’Atto aziendale Asugi, l’avevano approvato senza sollevare la minima obiezione e senza comprenderne le gravi criticità. Come possiamo fidarci di un Sindaco – che per legge opera come “autorità sanitaria locale” – se non è in grado di difendere la salute pubblica?
Inoltre, viste le contraddizioni che si sono aperte tra la Giunta regionale e il direttore generale di Asugi, ci chiediamo se alla luce dei fatti la nomina di Antonio Poggiana non debba essere ridiscussa, dal momento che era stata proprio la Giunta regionale a nominarlo, mentre ora ha completamente respinto il suo operato.

Si tratta di una vittoria collettiva, costruita dal basso, con le persone e per le persone. Questo secondo noi è il significato più profondo e prezioso dell’agire politico.

Trieste non si tocca! Viva la Sanità Pubblica!