Cossa ‘cori che te cori co no ‘cori che te cori

In un’epoca in cui le città si trovano ad affrontare sfide crescenti in termini di  sicurezza stradale,  qualità dell’aria, vivibilità urbana e alienazione sociale, il concetto di “Città 30” emerge come una soluzione innovativa e promettente. Il dibattito è esploso dopo che  Bologna, la seconda città in Italia dopo Olbia, ha adottato il limite di velocità di 30 km/h nelle sue strade urbane, assi di scorrimento esclusi.

Il 6 febbraio abbiamo organizzato un incontro pubblico, invitando a parlare del tema due persone esperte di mobilità: 

Simona Larghetti, consigliera comunale di Coalizione Civica  Bologna e delegata alla mobilità ciclistica e sicurezza stradale
Paolo Gandolfi, già Assessore alla Mobilità, alle Infrastrutture e ai Lavori pubblici del comune di Reggio Emilia e Deputato, oltre che autore e relatore della legge 2/2018 per la promozione della mobilità ciclistica e relatore della legge per l’istituzione del reato di omicidio stradale

Vogliamo Trieste Città 30!

Ogni puntino nella mappa qui sotto rappresenta un incidente stradale in cui una o più persone sono rimaste ferite. Maggiore l’intensità del colore, maggiore il numero dei feriti. La rappresentazione grafica si basa su dati forniti dalla Regione FVG relativi agli anni 2020-2021, e che quindi risentono della circolazione automobilistica ridotta nel periodo pandemico. In […]

Zero morti sulle strade: questo l’obiettivo di Adesso Trieste

In occasione della Settimana mondiale della sicurezza stradale  Adesso Trieste aderisce alla campagna “Streets for life”, firmando la lettera aperta delle Nazioni Unite e partecipando all’iniziativa promossa dal basso di sabato 22 in via San Cilino. La campagna evidenzia i benefici del moderare la velocità sulle strade e invita ad abbassare il limite a 30 km/h in ambito urbano.

Una mobilità sicura per le bambine e i bambini di Trieste

Il termine sicurezza riferito alla strada viene spesso proclamato come obiettivo dalle amministrazioni pubbliche. Tuttavia, i piani urbanistici, strumenti per il suo raggiungimento, sono stati per lo più sviluppati secondo idee di luoghi esclusivi ed escludenti, poco adatti a un utilizzo dello spazio pubblico fatto di relazioni sociali.